Elisabetta, questo il nome della madre, nobile di natali e destinata a nobile matrimonio. Scoperto di essere gravida ella
decide di tenere il figlio nonostante il parere contrario della famiglia.
Per salvarsi dal disonore organizzan il matrimonio in fretta anticipando la data adducendo come scusa il peggioramento
della salute di Elisabetta.
Dopo sette mesi dal matrimonio nasce Virginia, prima figlia ma, per tradizione, destinata al convento e non al matrimonio
per concentrare le fortune sul primo maschio.
La piccola Virginia viene mandata in convento all'età di 6 anni, quando, nato il primo figlio maschio, ella diventa oramai
un peso e pertanto da instradare al cammino religioso.

Il CONVENTO
Virginia cresce tra i precetti religiosi e le lettere che sua madre le manda. Le visite della madre sono quanto di più
caro per la piccola che tutto sommato non riesce a sentirsi a disagio nè si sente chiusa. Sviluppa un carattere gioviale,
allegro e solare, per alcune cose ribelle ma subito perdonata grazie alla bravura col ricamo e la generosità, propensa a cercare
di aiutare gli altri prima ancora che se stessa fino all'incoscienza.
All'età di 15 anni riceve la lettera che sua madre è molto malata e pertanto alcuna visita potrà farle poi più nulla fino
a che, assieme ad un sacchetto contenente 10 ducati ed una lettera, viene a sapere che sua madre è deceduta e che colui che
ella aveva sempre considerato padre in realtà non lo è mai stato nè nel corpo nè nel cuore.

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VENEZIA
Giunge a Venezia grazie all'aiuto delle suore del convento ed al disinteresse del patrigno per il suo futuro andando a
cercare il padre.
Arrigo Michiel , dapprima sconvolto, la accoglie senza esitare, a braccia aperte, comunicandole che farà quanto in suo
potere per legittimarla nel più breve tempo possibile. Il ricordo di colei che amò è passato ma l'affetto per la figlia è
immediato e presente.
Assieme ad Arrigo ella trova nella giovane moglie Eloire una seconda madre oltre che un'amica e mentore, che ne asseconda
la natura curiosa e vorace di conoscenze iniziandola alle spezie ed alle arti curative.
Quando la matrigna, oramai madre, le comunica che è in attesa di un erede un tuffo al cuore, istintivamente gioiosa per
il lieto evento, naturalmente protettiva verso il piccolo che deve arrivare ma anche timorosa che la storia possa ripetersi.

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